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STILLS OF PEACE

AND EVERYDAY LIFE  Ed.V

Italia e Marocco:
una ricerca del senso del contemporaneo

7 lugLIO – 2 settembre, 2018 / ATRI

       

Stills of Peace and Everyday Life – Edizione V

Stills propone da cinque anni incontri e confronti, mostrando elementi comuni allo “spirito del tempo” nel campo della ricerca delle arti visive contemporanee. Sono “incroci obbligati” tra temi, forme artistiche e riflessioni. Ciò accade in tutti quegli artisti che, pur appartenendo a culture diverse, appaiono più sensibili e in costante movimento per definire il proprio fare e dire, la propria suggestione, il proprio approccio al tempo che si vive.

Anche in questa quinta edizione dialogano due proposte d’arte “esemplari”, cercando un colloquio, una relazione, un senso a partire dalle specifiche identità. Dal punto di vista critico si realizza una contrapposizione visiva, che apre un discorso e che cerca i significati. Si tratta di porre le basi e creare le strade di un rapporto.

Quest’anno Paolo Dell’Elce realizza inoltre un cortometraggio per il progetto Stills of Peace for children, dedicato al tempo perduto dell’infanzia di ogni generazione, in cui si viveva forse più pienamente, senza differenze e pregiudizi, grazie al laboratorio di fotografia analogica svolto nella scuola primaria “Vittorio Bachelet” di Orsogna.

MOSTRE:

Scuderie di Palazzo Acquaviva – Atri

Materia Prima – Fatiha Zemmouri

A cura di Paolo De Grandis

I lavori esposti, carichi di tensione, segnano le varie fasi della mutazione umana e la sua evoluzione durante il ciclo della vita. Il simbolismo dei materiali è un’allegoria attraverso cui Fatiha esamina le dinamiche universali legate all’umanità, alla tragedia dell’esistenza, all’uomo di fronte al suo destino e alla questione della sua finitezza.

Dal bianco lucido della ceramica, declinato in forme che traggono ispirazione dal mondo vegetale, al nero polveroso del carbone, la combustione è il mezzo del processo creativo tra modernità e tradizione. L’opera, attraverso i vari processi di cottura, bruciatura o gestuali, esprime uno stupore originario, rivelando una sfera che appartiene al senso comune delle persone, che può quindi essere compreso come elemento di identità culturale.

Scuderie di Palazzo Acquaviva – Atri

Infinitamente – Alberto Di Fabio  

A cura di Antonio Zimarino

La pittura di Alberto Di Fabio impone una sfida visiva che affascina e colpisce, chiede all’osservatore molto di più rispetto alle semplici ed emotive percezioni. Dalle opere affiora una materia pulsante, che evoca il continuo rimando fra le perfezioni di microstrutture e macrosistemi, che sembrano rispondere tutti ad analoghe leggi universali.

L’approccio richiede un tempo lungo di relazione, e la particolare spazialità che l’artista sviluppa ha lo scopo di introdurci alla profondità concettuale che muove la sua ricerca. I dipinti sono occasioni di apertura verso uno spazio fisico e mentale, nel quale perdersi per coglierne la continuità. Un viaggio della percezione nell’assoluto, attraverso vere e proprie finestre spaziotemporali.

Museo Archeologico – Atri

Amazigh: Berberi del Marocco – Luciano D’Angelo

A cura di Sandra Fiore

Il viaggio fotografico proposto da Luciano D’angelo rappresenta un momento di riflessione sulla storia comune che ha attraversato il Mediterraneo, crocevia di popoli. In tal senso l’esposizione offre l’occasione per tornare sul tema dell’identità etnica e sulla necessità. Gli imazighen che abitano le montagne dell’Atlante, gelide in inverno e arse in estate, hanno affascinato Luciano D’angelo. Nei suoi numerosi viaggi in questo Paese egli ha fissato in straordinari scatti la vita quotidiana dei caratteristici villaggi, che appaiono fermi nel tempo in una dimensione ancestrale.

Museo d’Arte Costantino Barbella, Chieti

Depth of the sea – Fathiya Tahiri

A cura di Paolo De Grandis

La ricerca espressiva di Fathiya Tahiri ha sviluppato nel corso degli anni una rara coerenza. Ha insistito sulle sue paure, le sue emozioni e ossessioni per competere con il mondo. Le risorse che l’hanno influenzata potrebbero sembrare ovvie, come ad esempio la tradizione coloristica marocchina o il background surrealista. In realtà le combinazioni e i caratteri delle persone nei dipinti e nelle sculture antropomorfiche assumono un’espressione “patetica” in una rinascita continua, trasformandosi nei sentieri dell’anima.

Il suo obiettivo è quello di destrutturare il reale in un processo di astrazione, in cui rimangono riferibili al soggetto espresso dal titolo solo alcuni toni cromatici dominanti della realtà di un’immagine, percorsi da contraddittorie campiture e da forti contrasti. La materia dei lavori è magmatica, corposa e così fortemente fisica che tende ad uscire fuori della seconda dimensione. Ha una sua massa stratificata, e mantiene internamente una pressione che richiama una forza in costante tensione ed ebollizione.

Museo Archeologico, Atri

Progetto Stills of Peace for children

A cura di Paolo Dell’Elce

Un laboratorio di fotografia analogica svolto nella scuola primaria “Vittorio Bachelet” di Orsogna (classi 4°A – 4°B), con un’importante realtà multietnica che si esprime in un clima di felice integrazione culturale, ha permesso di realizzare un cortometraggio che, attraverso il racconto delle varie esperienze, è il personale omaggio di Paolo Dell’Elce al tempo perduto dell’infanzia di ogni generazione, in cui si viveva forse più pienamente, senza differenze e pregiudizi.

Questi bambini si sono guardati in modo diverso, per la prima volta, attraverso l’obiettivo di una vecchia fotocamera reflex, e si sono conosciuti un po’ di più sperimentando il tempo della visione. Esso non è il guardare frettoloso a cui ci stanno abituando i nuovi mezzi di acquisizione delle immagini, ma è lo sguardo di un essere umano che coglie la bellezza riflessa negli occhi di un altro essere umano.

CINEMA:

Cortile di Palazzo Acquaviva – Atri

Cine Morocco – rassegna di cinema Marocchino

Proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano
A cura di Pino Bruni

WWW: WHAT A WONDERFUL WORLD (2006) – di Faouzi Bensaidi
Storia, a tratti surreale e grottesca, di un killer professionista che si innamora di una vigilessa. Il suo destino s’incrocerà con quello di un hacker che cerca di sbarcare il lunario, per aiutare il padre disabile, e che sogna di fuggire dal Marocco. Le azioni di ognuno dei personaggi influiranno sul loro destino. Una sorta di favola postmoderna con più di un debito col cinema americano della mala, una commedia con momenti lirici e poetici, che naviga tra istanze arcaiche e modernità.

LA FALAISE (LA SCOGLIERA) (cortometraggio – 1998) – di Faouzi Bensaidi
Primo cortometraggio di Faouzi Bensaidi, “La falaise” è ambientato in un piccolo villaggio vicino a una spiaggia, dove il ragazzino Hakim e il suo fratellino Said fanno lavori strani per racimolare qualche soldo, anche se devono vedersela con altri ragazzini che sembrano voler rubare loro il lavoro; ma il destino è in agguato sul bordo della scogliera.

IL PANE NUDO (2005) – di Rachid Benhadj
Tratto dal romanzo autobiografico omonimo (censurato nei paesi arabi per via della sua durezza) del marocchino Mohamed Choukri, racconta l’infanzia e l’adolescenza di Mohamed, appunto, che vive nel mondo violento delle strade di Tangeri degli anni Quaranta e Cinquanta. Qui fa conoscenza di ogni forma di vizio e delinquenza, e fugge da un padre ubriacone e violento, ritrovandosi con compagni e compagne nella sua stessa condizione, nel timore di ricreare una famiglia come quella da cui è fuggito.

VIAGGIO ALLA MECCA (2004) – Ismael Ferroukhi
Coproduzione franco – marocchina, il film è un vero e proprio road movie con protagonisti padre e figlio di origine marocchina, esuli in Francia e residenti a Marsiglia, che intraprendono un viaggio verso La Mecca attraversando diverse nazioni. Un viaggio che un vero musulmano dovrebbe fare almeno una volta nella vita, in cui è evidente non solo il gap generazionale, ma anche la profonda diversità tra i due, con i relativi muri che si sciolgono gradualmente.

A CASABLANCA GLI ANGELI NON VOLANO (2004) – di Mohamed Asli
Film proiettato a Cannes di coproduzione italo – marocchina, è secondo il regista una metafora dolente di un Marocco disperato e senza futuro, dove anche i sogni sono costretti a morire. È la storia di tre uomini marocchini che tentano la fortuna a Casablanca, ma ben presto, separati dalle loro famiglie, si ritrovano alle prese con una città tentacolare, sovrappopolata, caotica e vischiosa.

ALI ZAOUA, PRINCIPE DELLE STRADE (2000) – di Nabil Ayouch
Vincitore di numerosi premi, compreso uno al Giffoni, ha come protagonista un gruppo di bambini di strada di Casablanca, organizzati in una banda. Uno sguardo senza veli che riflette il dolore della povertà, dei senzatetto, degli abusi sui minori, e della prostituzione nella società musulmana. Il film ricorre anche al realismo magico: la cruda realtà delle vite dei bambini si intreccia con la loro vita ricca di fantasia, col contrasto tra la vita reale e la vita fantastica, di cui i bambini sono fermamente convinti.

I CAVALLI DI DIO (2012) – di Nabil Ayouch
Il film vincitore del premio Giffoni e del Prix François Chalais a Cannes, racconta la storia degli autori degli attentati di Casablanca del maggio 2003, tutti cresciuti nella bidonville di Sidi Moumen, soffermandosi sulla storia di due fratelli, Tarek e Hamid, due dei quattro autori degli attentati in questione. Viene mostrata la vita quotidiana dei bassifondi di certe zone del Marocco, un ambiente crudele, giungla urbana piena di violenza, droga, estorsione e soprattutto senza speranza. 

MOROCCO (1930) – di Josef von Sternberg
Interpretato da Gary Cooper e Marlene Dietrich, è il primo film in assoluto ad avere come soggetto il Marocco. È la vicenda di una cantante di cabaret e di un uomo arruolatosi nella Legione Straniera per dimenticare il passato, che si innamorano. La loro relazione viene complicata dall’apparizione di un uomo ricco che vorrebbe la donna per sé. Il film è la quintessenza dell’artificio hollywoodiano anni ’30, quando le terre esotiche sono evocate con un barocchismo stilizzato e tendente all’onirico.

Tutte le Edizioni:

Stills of Peace
Edizione VIII
Italia e Corea del Sud

Stills of Peace
Edizione VII
Italia e Giappone

Stills of Peace
Edizione VI
Italia e Iran

Stills of Peace
Edizione V
Italia e Marocco

Stills of Peace
Edizione IV
Italia e Cina

Stills of Peace
Edizione III
Italia e Francia

Stills of Peace
Edizione II
Italia e Spagna

Stills of Peace
Edizione I
Italia e Pakistan