STILLS OF PEACE

AND EVERYDAY LIFE  Ed.XI

Italia e Messico: Global Humanity

6 luglio – 8 settembre 2024 / ATRI (TE) – PESCARA

                  

     

CISTERNE DI PALAZZO ACQUAVIVA – ATRI

RUMBOS DE VIDA

FRANCIS ALYS, SARA LEGHISSA, FRANCISCO MATA ROSAS, MONICA MAYER, ROSA MARÍA ROBLES, FRANCISCO TOLEDO, ANTONIO TUROK, TEATRO OJO.

A cura di Giulia Palladini e Rodolfo Suárez Molnar

Alle bambine e ai bambini “insegniamo a parlare con la verità, cioè con il cuore”. Queste parole ormai leggendarie pronunciate dal Subcomandante Marcos, forse il poeta messicano più importante della sua generazione, sono alla base della visione politica su cui si è fondata la rivolta zapatista del 1994: il movimento di guerriglia nato in Chiapas esattamente trent’anni fa e dilagato come un contagio di passione politica in tutto il mondo. Il movimento zapatista ha reso la parola e la musica, la danza e la festa, parti integranti dell’arsenale di una lotta che non mira a imporre una forma specifica del mondo, ma ad affermare che un altro mondo è possibile: un mondo che contiene tutti i mondi.

In un certo senso, è questo il desiderio della mostra Rumbos de vida: riunire sotto uno stesso tetto opere che riflettono e prendono posizione su questioni cruciali per la storia politica e sociale del Messico contemporaneo: tra questi, le sparizioni forzate, le migrazioni, le violenze di genere, ma anche la resistenza politica. Nel loro insieme, tanto le opere esposte in mostra quanto gli interventi performativi che compongono Rumbos de Vida, formano una sorta di canto, sempre doloroso, ma altrettanto speranzoso: è il microcosmo dell’immaginazione al potere, in cui queste e altre ferite sono solo una parte della vergognosa storia globale dell’infamia e dell’oppressione, che caratterizza tutte le epoche, così come tutte le nazioni.